Alla scoperta della Grande Barriera Corallina

La Grande Barriera Corallina è grande non solo di nome ma di fatto: si estende infatti per oltre 2000 km e conta più di 3000 singole barriere e isole coralline e per questo viene considerata la più grande cosa vivente esistente sulla terra. In assoluto la destinazione preferita per i turisti in vacanza in Australia, è accessibile veramente a tutti. Le opzioni di tour sulla barriera sono infatti infinite (a quanto pare più di 600) e offrono una quantità spropositata di alternative: potete fare immersioni o semplicemente snorkeling, potete sorvolare la barriera in elicottero o immergervi a bordo di un sommergibile, potete “camminare sulle acque” o ammirare i coralli dalla sicurezza di una barca dal fondale di vetro.

In questo post vi voglio raccontare la mia esperienza alla scoperta della Grande Barriera Corallina.  Premetto che noi abbiamo visitato il nord del Queensland a fine aprile, ovvero alla fine della stagione delle piogge (chiamata in slang locale The Wet); potenziale pioggia a parte, le temperature in questa stagione (ovvero in autunno) sono davvero piacevoli ed è un periodo dell’anno che vi consiglio.

Come organizzare un tour sulla Grande Barriera Corallina?

Dove andare?

Essendo spalmata su oltre 2000 km di costa, da Port Douglas a Bundaberg, la Grande Barriera Corallina è ovviamente accessibile da molti punti. I tour più classici verso la barriera corallina (del nord) sono quelli che partono da Cairns o Port Douglas. Da qui si visita solitamente la barriera corallina interna, esterna oppure Fitzroy e Green Island. Nella parte centrale, potete raggiungere Magnetic Island da Townsville oppure le magnifiche Withsunday Islands da Airlie Beach, che non sono però tecnicamente parte della Grande Barriera Corallina, ma godono di un reef a sè. Infine, nella parte più meridionale, potete esplorare le isole di  Lady Elliott o Heron Islands da Bundaberg o Gladston, atolli  corallini in cui si può fare snorkeling con mante e tartarughe.


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Quando andare?

Visitare la barriera corallina è possibile tutto l’anno, ma tenete presente che questa regione è tropicale ed esistono quindi sono due stagioni: quella secca e quella delle piogge. La stagione secca, che va più o meno da maggio a ottobre (a cavallo dell’inverno australiano), è sicuramente la stagione migliore per visitare la barriera (ma tenete presente che con l’alta stagione salgono anche i prezzi). La seconda invece va da novembre ad aprile e corrisponde non solo alla stagione delle piogge (e quindi alla bassa stagione) ma anche a quella delle pericolose cubomeduse (facilmente evitabili però nuotando con le mute fornite dai tour operator). Il periodo migliore per visitare la barriera corallina va quindi da maggio a ottobre, ma un viaggio all’ottava meraviglia del mondo è indimenticabile in qualsiasi stagione!

Come arrivare?

Date le enormi distanze australiane, il modo più pratico per raggiungere la barriera corallina dalle principali città australiane è in aereo, ma sono tanti i visitatori che includono una o più tappe in barriera durante un on the road della costa est. I punti di partenza più comuni (nonché più vicini alla barriera) per tour della barriera corallina sono Cairns e Port Douglas: Cairns è raggiungibile con voli interni dalle principali città australiane oltre che con alcuni voli  internazionali; Port Douglas invece si trova a un’ora a nord di Cairns ed è raggiungibile solamente in auto o autobus. Se invece volete visitare la barriera corallina centrale, potete scegliere di volare su Townsville o Proserpine (da cui poi raggiungere Airlie Beach): entrambi gli aeroporti sono molto piccoli e raggiungibili solo da voli interni. Infine, se optate per la barriera meridionale, le opzioni sono Rockhampton o Bundaberg, da cui però operano solo voli regionali.


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Come scegliere un tour sulla Grande Barriera Corallina?

Dato l’altissimo numero di opzioni, scegliere il tour in giornata sulla barriera corallina può essere davvero complesso e darvi più di un grattacapo. Eccovi alcune considerazioni da fare quando scegliete un tour:

  • dove volete andare: come menzionato già sopra, sono possibili diversi tipi di tour sulla barriera. La barriera in sè è formata dalla inner reef o barriera interna e della outer reef o barriera esterna. Sulla barriera si trovano poi isole e atolli corallini, dove è possibile ammirare pesci e coralli a bassa profondità.
  • vostra abilità da nuotatori: se siete alle prime armi con lo snorkeling o il nuoto in generale, allora scegliete un tour che approdi su un atollo come a Michaelmas Cay (sulla barriera interna) oppure che disponga di pontili al largo sulla barriera che agevolano l’entrata in acqua in cui l’entrata in acqua sia agevolata. Se invece siete buoni e sicuri nuotatori, allora potete optare per tour sulla barriera esterna che prevede il tuffo in mare aperto direttamente dalla barca: tenete però presente che l’oceano qui può essere un po’ più mosso e che il fondale può trovarsi anche a 30 metri di profondità.
  • tipo di esperienza che volete fare: tutti i tour offrono ovviamente la possibilità di fare snorkeling sulla barriera (altrimenti che ci andate a fare?) e la maggior parte prevede anche l’opzione (a pagamento) di fare immersioni con bombole (se non avete il patentino potete fare un mini corso a bordo prima della prima immersione). Altri tour poi offrono esperienze extra, come giri in sottomarino o in barche dal fondale di vetro, altre hanno vere e proprie gallerie attaccate ai pontili da cui ammirare la vita sottomarina in tutta comodità. Infine, i tour che approdano sugli atolli offrono anche la possibilità di rilassarsi in spiaggia tra un tuffo e l’altro.
  • grandezza della barca e il numero di passeggeri: grandi barche portano normalmente molti passeggeri. Molti passeggeri significa spazi stretti, caos sui ponti e, in generale, poca attenzione dedicata al singolo. Ma significa, solitamente, anche costi un po’ più bassi e per questo spesso i grandi tour operator sono comunque i più popolari.
  • certificazione eco e attenzione all’ambiente: nonostante la grande barriera corallina sia il più grande ecosistema di barriere coralline del mondo, questo prezioso patrimonio è altamente a rischio. Un tuffo un barriera vi mostrerà la triste realtà dello sbiancamento e  morte dei coralli, che porta inevitabilmente alla riduzione delle specie di animali che popolano queste acque. Per questo, molte compagnie si sono impegnate a ridurre l’impatto dell’uomo su questo paradiso: cercate il simbolo di Eco certificazione sul sito internet della compagnia scelta o verificatelo nella lista messa a disposizione dall’associazione no profit Ecotourism Australia.

Il mio tour sulla Grande Barriera Corallina

Secondo i miei piani, saremmo dovuti andare in tour con The Falla del Capitano Douglas, ma purtroppo durante la Wet non è operativa e a fine aprile – nonostante il tempo fosse splendido quando siamo andati noi – ancora non era attiva. Con l’abbondanza di tour disponibili, non abbiamo faticato a trovare un’alternativa, e, dopo attente ricerche, abbiamo scelto di affidarci a Passions of Paradise. Il tour giornaliero avviene con un catamarano a vela di 25 metri che porta su due diverse location sull’outer reef, in cui è possibile lanciarsi in mare aperto alla scoperta di incredibili fondali e animali. Oltre ovviamente a snorkeling – per cui viene fornito tutta l’attrezzatura e la muta contro le meduse da novembre ad aprile -, la compagnia offre la possibilità anche di fare immersioni, sia per esperti che per principianti.

Passions of Paradise fa dell’Eco Turismo una dei suoi cavalli di battaglia, e sono promotori attivi del turismo sostenibile in barriera e della necessaria Reef education per cui assistono (e spesso ospitano durante i loro tour giornalieri) scienziati e altri ricercatori nel monitoraggio della barriera e dei suoi abitanti. La reputazione di Passions in questo campo è immensa, da oltre 30 anni sono attivi per la sostenibilità ambientale e sono oggi il numero 1 in Cairns per il loro impegno verso l’eco turismo!

Come la maggior parte dei tour in partenza da Cairns, Passions ha salpato dal porto di Cairns alle 8 di mattina e in un paio d’ore abbiamo raggiunto la prima location sulla barriera esterna. Durante la traversata ci si può rilassare sul ponte esterno posteriore oppure su quello anteriore a trampolino (dove però è più probabile che veniate bagnati dalle onde), oppure al fresco dei ponti interni, dove l’aria condizionata non manca! Appena dopo la partenza viene fornito un rinfresco di thè, caffè e biscotti, che viene ripetuto nel pomeriggio durante la traversata di ritorno. In entrambe le location si hanno circa due ore (a volte un po’ meno) a disposizione, che ovviamente vi consiglio di passare in acqua e non sul ponte della nave!

La cosa più impressionante è stato realizzare che, essendo in oceano aperto, il fondale non era a un paio di metri da noi ma a circa 30 metri. E se non siete esperti nuotatori, buttarsi in acqua e trovarsi sotto il baratro può lasciare un attimo intimoriti! Ma essere in mare aperto significa anche avere una visibilità incredibile, e siamo riusciti facilmente a scorgere il fondale e tutti i suoi simpatici abitanti – ovvero un branco di reef sharks che ci hanno accolto al primo tuffo – sotto le nostre pinne. Il momento più bello e assolutamente memorabile? Nuotare con una tartaruga marina, che potete ammirare in questo mio video amatoriale.

L’unico aspetto negativo di questa escursione devo ammettere che è stato il grande numero di persone a bordo (circa 80 + staff) che non ha certamente reso l’esperienza “intima” come The Falla avrebbe fatto. Ma l’esperienza di snorkeling in barriera in sè è stata talmente incredibile e memorabile che non posso che consigliare questa compagnia!

Che dire? La visita alla Grande Barriera Corallina è sicuramente una delle esperienze più belle intense che abbia mai fatto in vita mia e non posso che raccomandarvi con tutto il cuore di includerla nel vostro prossimo viaggio in Australia e in Queensland!


Post scritto in collaborazione con Passions of Paradise

Last Updated on 01/11/2021 by Diario dal Mondo

15 thoughts on “Alla scoperta della Grande Barriera Corallina

  1. “Il sarago suona il flauto, la carpa l’arpa, la platessa il basso!” <3 😀
    Questo è un altro di quei tuoi post-bibbia che mi salvo per il futuro, sicuramente mi servirà. La Barriera è il mio sogno numero uno, ho un enorme timore reverenziale rispetto al pensiero anche solo di organizzare un viaggo/tour lì. Continuo a rimandare. Sogno esattamente una nuotata con tartaruga come la vostra! *_*

    1. Grazie mille cara! Guarda, io ho aspettato 7 anni per poter fare un viaggio in barriera come si deve! Ci sono veramente tour e viaggi per ogni tasca e ogni preferenza, quindi sicuramente troverai qualcosa che fa al caso tuo. Se hai bisogno di altre consigli, chiedi pure! E ti auguro, quando finalmente riuscirai ad andarci, di riuscire ad avere un incontro speciale come il nostro!!!!!

  2. Che esperienza spettacolare che hai fatto! <3 Vedere la Grande Barriera Corallina è da sempre uno dei miei sogni nel cassetto! Molto dettagliato ed interessante il tuo articolo, intanto prendo nota per iniziare ad organizzarmi 😉

    1. Era decisamente anche in cima alla mia lista!
      Spero che il post ti abbia dato informazioni utili, e se ti servono altri consigli, non esitare a chiedere!

  3. O mio dio che meraviglia!! Di base sono abbastanza paurosa, tendo a non entrare in acque troppo alte ma devo dire che tra tutte, l’esperienza di nuotare con le tartarughe è davvero allettante! 😍😍

    1. Lo capisco, la profondità dell’acqua può spaventare, ma puoi sempre appoggiarti ai tour che raggiungono gli atolli, in modo da entrare nell’acqua poco profonda

    1. Assolutamente indimenticabile. La Grande Barriera Corallina non ha eguali nel mondo ed è stato davvero un privilegio per me poterla visitare!

  4. Mi colpisce che ci siano così tanti tour disponibili! Certo la bellezza della barriera corallina avrebbe dovuto farmelo immaginare ma a vedere i numeri nero su bianco fa un effetto non indifferente. Non sono molto brava come nuotatrice e snorkeling non so se riuscirei a farlo. Certo però poter passeggiare nelle acque e vedere i coralli almeno da quella prospettiva credo debba essere davvero emozionante!

    1. La Barriera è una delle mete turistiche più ambite in Australia e con tutti i turisti che arrivano ogni giorno, il business dei tour è sicuramente florido! Se non sai nuotare bene puoi comunque fare snorkeling, perchè ti danno un salvagente a giubbotto che ti tiene in superficie. Ma devi essere comunque a tuo agio con la profondità dell’acqua. Magari puoi cominciare con fondali più bassi!

  5. L’idea di visitare, conoscere, toccare con mano un luogo che da sempre è nel cassetto dei sogni è veramente tanta e ti ringrazio per averlo condiviso. Prima o poi riusciremo ad aprire quel cassetto ed esaudirne il suo più grande desiderio ma tenendo conto che a noi, piace poco le gite di gruppo numerose.

    1. Te lo auguro con tutto il cuore. Neanche a me piacciono i tour così numerosi, e c’è sempre la possibilità di sceglierne uno più piccolo, se le vostre finanze lo permettono. Purtroppo non penso che sia possibile andare in autonomia nella barriera superiore ad esempio noleggiando una barca, quindi temo che vi dobbiate comunque appoggiare a una compagnia.

  6. E’ un’esperienza da sogno la tua. Non sono mai stata in luoghi dove ci sia la barriera corallina. le mie capacità di nuotare sono alquanto limitate, però vedo che c’è possibilità di un bel tour anche per i principianti 🙂

    1. Assolutamente irreale. Davvero è come nuotare in un acquario! Se anche non sai nuotare bene puoi comunque fare snorkeling dato che tutti devono indossare il giubbotto salvagente! Oppure puoi optare per tour che hanno la barca dal fondo di vetro o quelli che si appoggiano sugli atolli.

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