Scoprire il ghiacciaio del Morteratsch con bambini

Lungo il tragitto del Trenino Rosso del Bernina, una delle fermate più panoramiche è quella di Morteratsch. La lingua del ghiacciaio Bernina, che una volta lambiva la stazione, ora guarda da lontano i viaggiatori che vi giungono col treno. Incastonato fra i monti Piz Zupò, Cresta Guzza e Piz Bernina, il ghiacciaio del Morteratsch è il più grande ghiacciaio del massiccio del Bernina in Svizzera, e dal suo scioglimento diecimila anni fa si sono generati il lago di Como, il lago di Garda e il Lago Maggiore! Tutto il Massiccio del Bernina è ricoperto di numerosi ghiacciai e nella Valle del Morteratsch si trovano i ghiacciai più grandi dai quali, più in basso, si dividono le due lingue del Morteratsch e del Pers. Il Ghiacciaio del Morteratsch parte da un’altezza di poco più di 4.000 metri e scende verso valle fino a raggiungere quasi i 2.000 metri. Qui ti racconto tutto quello che devi sapere per un’escursione al ghiacciaio del Morteratsch con bambini.

Come raggiungere il ghiacciaio del Morteratsch

Il ghiacciaio del Morteratsch è il terzo ghiacciaio più lungo delle Alpi orientali; esso si trova in Svizzera, nel Canton dei Grigioni, nella regione dell’Engadina. Dalla Lombardia, il modo più semplice, nonché panoramico, per raggiungerlo, è sicuramente in treno da Milano fino a Tirano e da lì con la Ferrovia Retica in direzione Saint Moritz con fermata Morteratsch. Questa è infatti una delle fermate più spettacolari sulla tratta del Trenino Rosso del Bernina. La stazione si trova proprio all’inizio del sentiero che porta al ghiacciaio.

In alternativa, Morteratsch è anche facilmente raggiungibile in auto. Da Milano infatti si può prendere la strada statale 38 in direzione Sondrio/ Tirano e da lì procedere sulla strada 29 per il confine svizzero fino a destinazione, oppure prendere la strada statale 36 in direzione Chiavenna, proseguendo in direzione Saint Moritz/Morteratsch. Da Milano in auto ci si impiegano circa 3 ore. Arrivando in auto potete parcheggiare nel parcheggio adiacente alla stazione, ma attenzione, occorre pagare in franchi (1 CHF all’ora). Se invece alloggiate presso l’Hotel Morteratsch, il parcheggio è incluso.

Le leggende del ghiacciaio del Morteratsch

Attorno al Ghiacciaio del Morteratsch si celano due tristi leggende. La prima leggenda narra che sui monti tra Chaputschol e Munt Pers viveva una fata di rara bellezza, solita rinfrescarsi nelle acque del Lago di Diavolezza. Un giorno alcuni cacciatori, avvistata la bellissima fata, seguirono lei e i suoi camosci per scoprire da dove proveniva. La dimora della fata era un castello edificato tra le rocce più impervie nella zona del Munt Pers e sparì per incanto appena la fata tornò, lasciando davanti agli occhi dei cacciatori solo un labirinto di rocce e crepacci nel quale si persero senza più ritrovare la strada di casa. Fra questi cacciatori c’era anche Aratsch. Si narra che da allora, nelle sere più tristi, un lamento che cita Mort ais Aratsch (Aratsch é morto) percorre quel versante della montagna. Il lamento fu udito da molti e si decise quindi che l’alpe dovesse prendere il nome da quel lamento. Per questo oggi si chiama Alpe Morteratsch.

La seconda leggenda narra invece la storia del pastore Erash e della bella e ricca Teresa – soprannominata la rosa della montagna. Il loro amore era segreto e impossibile, ma i genitori della ragazza li scoprirono e riuscirono a separarli. Il giovane decise allora di partire come soldato, con la promessa che sarebbe ritornato da Teresa; la giovane però, dopo molti anni di attesa, si lasciò morire e non vide ritornare Eratsch, convinto di poter riabbracciare la sua amata. Venuto a conoscenza della morte di Teresa, sconvolto dal dolore scappò sulle montagne fino a raggiungere Isla Persa e si gettò in un profondo crepaccio. L’anima di Teresa continuò a vagare nella valle in cerca del suo amato e gridando la sua morte, “mort di Eratsch”. I lamenti della giovane ragazza raggiunsero solamente un vecchio pastore che viveva nella valle, il quale ogni notte pieno di compassione si recava ai piedi della montagna per ascoltare il lamento della ragazza. Come ringraziamento si pensa che Teresa fece rinvigorire i pascoli e fece produrre più latte alle mucche. Quando purtroppo il pastore invecchiò, chiese aiuto ad un giovane, raccomandandogli però di non seguire o infastidire la giovane ragazza. Il giovane non mantenne la promessa e un bel giorno decise di seguire Teresa la quale, infastidita, scomparve e gettò una maledizione su tutta la valle. Tutto ciò che un tempo era ricoperto da pascoli verdeggianti scomparve e venne ricoperto dal ghiacciaio che avanzò fino al punto da cui si gettò il giovane Eratsch. Ancora oggi infatti è possibile osservare Isla Persa, l’unico sperone di roccia isolato all’interno del Ghiacciaio del Morteratsch e si dice che durante le notti tempestose sia ancora possibile scorgere lo spirito di Teresa vagare intorno alla tomba del suo amato.

Passeggiata al ghiacciaio del Morteratsch

La passeggiata di circa 50 minuti che porta all’estremità inferiore del ghiacciaio del Morteratsch parte proprio dalla stazione del Trenino Rosso del Bernina. Sono 2,9 chilometri a tratta a portare alla lingua del ghiacciaio lungo il torrente che si origina dal ghiacciaio. Lungo il sentiero si trovano 16 pannelli esplicativi che raccontano la storia del ghiacciaio e indicano il suo arretramento dal 1860 ad oggi, con una cadenza di dieci anni e alcune di 5 anni; in alternativa, si può anche scaricare la Bernina Glaciers App sullo smartphone e ascoltate i testi immersi nella natura, così come i bambini possono ascoltare la storia di “Sabi”. In alternativa, il LiteraTOUR offre un trattamento letterario, con testi audio che possono essere ascoltati individualmente tramite codice QR nei 16 punti di informazione; le storie raccontano aneddoti, poesie e resoconti di giri di varie epoche.

Alla partenza del percorso si trova un’installazione chiamata “lacrima del ghiacciaio“, un ricordo visivo del repentino scioglimento dello stesso. Pare infatti che dall’inizio del millennio i ghiacciai alpini abbiano perso il 17% del loro volume, di cui un sesto negli ultimi 15 anni. Considera che originariamente il ghiacciaio raggiungeva la stazione, mentre oggi bisogna fare cinque chilometri per raggiungerlo!

Il sentiero classico per raggiungere il Ghiacciaio del Morteratsch è di livello T (turistico – facile) fino alla base del ghiacciaio, ampio e abbastanza pianeggiante e porta dai 1895 metri di altitudine della stazione ai circa 2010 dell’arrivo, con un dislivello quindi di soli 130 metri. L’escursione al ghiacciaio del Morteratsch coi bambini è davvero adatta a tutti ed è accessibile anche con passeggini e sedie a rotelle, con ruote grosse o gonfiabili. In alternativa, l’intero sentiero fino alla base si può percorrere anche in mountain bike!

Una volta raggiunta la base del ghiacciaio, non è consentito andare oltre o avvicinarsi alla piccola parete di ghiaccio che potete scorgere a destra, in quanto la parete è piena di sassi che potrebbero cadere da un momento all’altro. È possibile arrivare fino alla lingua del Ghiacciaio del Morteratsch salendo in cima al dirupo che la nasconde alla vista dal basso. Questo sentiero è di livello E (escursionista – impegnativo) e richiede 40/45 minuti per raggiungere il fronte. Per arrivare al dirupo dovrete attraversare un ponticello in legno sulla destra, dopo il quale il percorso diventa difficile, si passa su enormi massi e il sentiero non esiste quasi più. A segnalare la via troverai invece degli omini (pietre accatastate una sopra l’altra in verticale, da non manomettere perché di estrema importanza in montagna) che ti indicheranno dove passare e t aiuteranno ad orientarvi. Fai attenzione lungo questo tratto perché è a tratti ripido e, verso la cima del dirupo, diventa davvero molto ripido!

ghiacciaio Morteratsch con bambini

Ghiacciaio del Morteratsch per bambini

L’escursione alle pendici del ghiacciaio del Monteratsch è davvero alla portata di tutti, bambini compresi. Noi l’abbiamo percorsa tutta con il nostro 4enne, che ha fatto tutto il sentiero sulle sue gambette! Innegabilmente qualche lamentela c’è stata, ma i tanti ruscelli che attraversano il sentiero, le panchine su cui riposarsi e il sogno di Sabi da scoprire lo hanno motivato abbastanza!

All’inizio del percorso c’è infatti una piccola statua di Sabi, il folletto che custodisce tutti i segreti dei ghiacciai del Bernina, sul cui retro si trova un cassetto dove i bambini possono prendere un piccolo libro, “Il grande sogno di Sabi”. Questo è un libricino da portare con sé durante la camminata e da timbrare in uno dei 7 totem appositi collocati lungo il percorso in modo da rendere la camminata ancor più stimolante e piacevole per gli escursionisti in erba. Questa caccia al tesoro è stata pensata per i bambini dai 5 ai 12 anni, con tanto di piccola sorpresa finale se trovano la soluzione, da ritirare presso l’ufficio turistico di Pontresina nel centro congressi di Pontresina o al campeggio di Morteratsch. I librici di Sabi si trovano all’inizio del sentiero del ghiacciaio del Morteratsch o agli uffici turistici di Pontresina e Poschiavo. 

Inoltre a Morteratsch si trovano ben due parchi gioco. Quello più facile da raggiungere è quello adiacente all’Hotel Morteratsch, sulla sua sinistra guardando l’hotel, proprio dietro alla stazione. Un altro parco giochi avventura si trova invece sul terreno del campeggio Morteratsch proprio accanto al ristorante. Infine, dietro l’Hotel Morteratsch si trovano anche delle simpatiche caprette a cui poter dare da mangiare: grandi e piccini possono entrare nel recinto, ma fai attenzione che le caprette possono essere un po’ “espansive” e saltare addosso ai bambini! Se poi andate fino al caseificio, anche qui si trovano un paio di altalene e un’area recintata con conigli.

ghiacciaio Morteratsch

Altre attività intorno al Ghiacciaio del Morteratsch

Da giugno a settembre si può visitare il caseificio tipico, la “Schaukäserei“, a meno di 100 metri dalla stazione. Rustico ed autentico, qui si può assistere alla dimostrazione della produzione del formaggio d’alpe, conservando l’antica arte casearia delle Alpi svizzere. La dimostrazione avviene ogni giorno dalle 9:30 alle 11 e dalle 13:30 alle 15. Inoltre è possibile acquistare i prodotti presso il negozietto del caseificio oppure partecipare all’Alp-Brunch, per degustare i loro prodotti, prenotando il posto entro la sera prima.

Al Morteratsh, oltre a salire sul sentiero del ghiacciaio, è possibile fare l’escursione alla Capanna Boval. La Chamanna Boval è lo spettacolare rifugio, situato a quota 2.495 metri, che permette di ammirare da vicino il ghiacciaio del Morteratsch. Il sentiero si stacca sulla destra, poco dopo l’attraversamento dei binari del Trenino Rosso del Bernina ed è indicato da una scultura lignea a forma di mano. Tutto il percorso è ben tracciato, senza possibilità di errore e conduce al rifugio in circa due ore. Il dislivello è di 600 metri, ed è di tipo E (escursionista – impegnativo), quindi consiglio l’escursione a chi è abbastanza allenato. La prima parte del sentiero si svolge nel bosco, immersi nel verde e accompagnati dal rumore dell’Ova Bernina. Il sentiero sale rapidamente mediante diverse scalinate naturali. Il tratto successivo è in piano e attraversa in diversi punti i ruscelletti che scendono dalla montagna, lungo la morena creata dal ghiacciaio. L’ultima parte del sentiero è tutta su roccia e potrai aiutarti con delle funi. Il rifugio è bellissimo, dotato di una terrazza panoramica sul ghiacciaio e sulle altissime vette del Massiccio del Bernina.

Un’altra camminata è quella lungo il Sentiero delle Cascate, in direzione della Cascada da Bernina. Questa passeggiata che parte anch’essa dalla stazione, porta alla cascata creata dal torrente Ova Bernina che ha un salto di 200 metri ed è possibile ammirarla da diverse piattaforme. Questo nuovo sentiero aperto nel 2020 è ideale per le passeggiate da Pontresina e Morteratsch. È anche adatto come sezione di escursioni più ambiziose. La Cascada da Bernina si trova sul percorso della Via Valtellina (sentiero di lunga percorrenza e antica mulattiera).

Infine, per gli amanti della mountain bike o della E-bike è possibile arrivare al ghiacciaio anche pedalando oppure percorrere i vari sentieri che arrivano fino a Saint Moritz.

ghiacciaio Morteratsch con bambini

Dove mangiare e dormire

Se vieni al ghiacciaio del Morteratsch in giornata, ti consiglio di portarti il pranzo al sacco, da consumare davanti a questo meraviglioso panorama. In alternativa – o se magari fai quest’escursione in inverno e ti vuoi riscaldare a pranzo – puoi optare per l’Hotel Morteratsch, che offre menù per bambini (anche pasta), pennarelli e fogli da colorare, e degustazione dei piatti tipici dell’Engadina, ovviamente a prezzi svizzeri! Qui si possono assaggiare il Bratwurst ed il Roesti, ma anche i Capuns e le Engadiner Nusstorte e Morteratsch-Kuchen per concludere in dolcezza! Circa 400 posti a sedere, ti garantisce sempre un posto dove mangiare o bere qualcosa. La cucina è aperta dalle 11:30 alle 22 e se bevi o mangi qui puoi lasciare qui i tuoi bagagli mentre fai la passeggiata al ghiacciaio.

In alternativa, presso il caseificio Schaukäserei si possono fare il brunch, pranzo e aperitivo con i prodotti locali, essenzialmente su taglieri da condividere. Infine, presso il ristorante del Campeggio Morteratsch si può mangiare dal giovedì al lunedì (dalle 15:00 alle 22:00), con un variegato menù giornaliero o settimanale a completare il menù fisso, con praticamente tutti i piatti e le pinse disponibili anche da asporto. Questo ristorante ha prezzi più abbordabili rispetto a quello dell’Hotel, ma restano comunque alti per la media italiana. Il martedì dalle 17:00 si può trovare in vendita la raclette, mentre il mercoledì dalle 17:00 hamburger dal food truck (da asporto).

Noi abbiamo scelto di passare la notte presso l’Hotel Morteratsch durante il nostro tragitto di due giorni sul Trenino Rosso del Bernina. Con due bambini al seguito, abbiamo alloggiato in una delle stanze quadruple, con aggiunta gratuita del lettino per il nostro piccolino e colazione inclusa.

In alternativa il Campeggio Morteratsch offre la possibilità di alloggiare, oltre che nelle normali piazzole, in casette o botti di legno (rispettivamente per massimo 4 e 2 persone) oppure in roulotte presa a noleggio in loco. Rispetto all’Hotel Morteratsch, sicuramente il campeggio ha costi più contenuti ma occorre prenotare con molto anticipo per trovare posto.


L’escursione al ghiacciaio del Morteratsch coi bambini è davvero un’ottima esperienza per tutta la famiglia, sia che ti fermi qui lungo la tratta col Trenino Rosso del Bernina o che tu ci venga apposta per visitare queste splendide cime.

Last Updated on 09/05/2024 by Diario dal Mondo

18 thoughts on “Scoprire il ghiacciaio del Morteratsch con bambini

  1. Non sono ancora riuscita a provare il brivido freddo del Trenino del Bernina e, soprattutto, a convincere mio marito, così freddoloso perché sicuramente è la reincarnazione di un’iguana. Bellissimi luoghi, bellissime leggende e grande il tuo bambino, che ha camminato stoicamente in salita.

    1. Andateci in estate allora anche se in cima farà comunque fresco vista l’altezza!

  2. Non sai quanto ho provato quest’anno a prenotare dei posti sul trenino del Bernina!! Non coincidevano mai le date … spero di essere più fortunata quest’anno. Ho desiderio di fare questa esperienza in inverno proprio per godermi posti come questo.

  3. Questa zona la conosciamo veramente poco, ed è un peccato dal tuo racconto e dalle foto sembra molto interessante. Grazie per queste utili informazioni!

  4. Il Trenino del Bernina offre davvero tanti spunti e permette di visitare luoghi davvero eccezionali, come questo ghiacciaio, molto famoso e molto suggestivo!
    Sono contenta di sapere che il trekking per raggiungerlo è alla portata di tutti, così posso raggiungerlo anche io!

    1. Nella bella stagione questa è una passeggiata molto semplice e bella da fare. In inverno un filo più complicata

  5. Da tempo ho in mente il viaggio con il trenino del Bernina. Non avevo però pensato all’opportunità di trascorrere una notte da qualche parte lungo il percorso, e mi sembra un’ottima idea, in particolare vista la possibilità di dormire nelle botti di legno. Lascerei perdere l’escursione al rifugio ma sicuramente non mi perderei la visita al caseificio.

    1. Sicuramente la notte fuori incide molto sul budget ma ti permette di godere delle varie tappe

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