Il 25 aprile in Australia si festeggia, l’ANZAC Day. Si tratta di una commemorazione che si tiene ogni anno in Australia e Nuova Zelanda in memoria di tutti i soldati delle forze armate in Australia e la Nuova Zelanda (ANZAC è infatti l’acronimo di Australia and New Zealand Army Corps, “Corpo d’armata di Australia e Nuova Zelanda”) caduti in tutte le guerre. Il corpo dell’ANZAC venne formato in Egitto nel 1915 e prese parte alla Battaglia di Gallipoli, uno dei fallimenti più catastrofici della storia, che comportò lo scioglimento del corpo. Nato per commemorare i caduti della Battaglia di Gallipoli, l’Anzac Day si è quindi trasformato in una commemorazione per tutti i caduti australiani e neozelandesi che hanno servito e sono morti in tutte le guerre, i conflitti e le operazioni di peacekeeping.
La storia dell’ANZAC Day
I soldati australiani hanno combattuto sia nella Prima che nella Seconda guerra mondiale. La scelta del 25 aprile cade per ricordare l’anniversario del primo sbarco dei Diggers (scavatori, soppranome dato dal fatto che spesso l’incarico di scavare trincee era dato alle truppe Australiane) australiani a Gallipoli (Turchia) nell’offensiva britannica del 1915, e che vide per la prima volta l’utilizzo in Europa di soldati provenienti dalle più lontane propaggini dell’Impero.
Nel 1915, i soldati australiani e neo zelandesi erano parte di una spedizione degli Alleati al fine di catturare la penisola di Gallipoli, secondo un piano disegnato da Winston Churchill per aprire la strada verso il Mar Nero alle navi degli Alleati. L’obiettivo era conquistare Costantinopoli, la capitale dell’Impero Ottomano, alleato della Germania durante la guerra. Le forze ANZAC atterrarono a Gallipoli il 25 aprile 1915, scontrandosi subito con la resistenza dell’impero ottomano, sotto il comando di Mustafa Kemal (in seguito conosciuto come Atatürk). Quello che era stato pensato come un attacco fulmineo per togliere di mezzo l’impero ottomano, divenne rapidamente un pantano in cui i soldati alleati rimasero per otto mesi. Alla fine del 1915, le forze alleate furono evacuate dopo ingenti perdite in entrambe le fazioni. Le perdite degli Alleati inclusero 21.255 inglese, 10.000 francesi, 1.709 australiani, 2.721 neo-zelandesi e 1.358 indiani.
La battaglia di Gallipoli fu un massacro per gli australiani a causa del fallimentare comando britannico, e la Turchia ha ovviamente un’importanza nulla per la politica estera australiana. Inoltre ben più cospicue furono le perdite nello stesso giorno di francesi, inglesi e turchi, nonché altre sconfitte si aggiunsero nelle guerre successive, ma il 25 aprile 1915, definito da allora ANZAC DAY, costituì anche la pietra miliare del patriottismo, sancendo il definitivo affrancamento dal passato di marginale colonia.
Quello che rende speciali le commemorazioni per il 25 aprile è il servizio dell’alba, volto a ricordare i momenti di pace che i soldati vivevano prima dell’alba, oltre che allo sbarco dell’alba di Gallipoli. Le celebrazioni di solito includono inni e preghiere, le performance di Last Post e Reveille, minuti di silenzio, entrambi gli inni nazionali dell’Australia e Nuova Zelanda. Il simbolo di questa festa è senza dubbio il papavero rosso, che le famiglie dei caduti mettono accanto ai nomi dei loro caduti nei vari memoriali sparsi in tutta l’Australia e NZ.
I memoriali in Australia
L’Australia è un paese alquanto piccolo in termini di popolazione, eppure di caduti ne hanno avuti moltissimi. Durante la Prima Guerra Mondiale, ad esempio, l’Australia fu il paese con il più alto numero di caduti, in proporzione al numero di soldati inviati. Per questo, gli australiani sono molto fieri dei propri soldati, e ci tengono moltissimo a ricordarli come si deve. I monumenti, memoriali e musei su questo tema si sprecano davvero in questo paese.
Di memoriali in Australia ne ho visti parecchi, e quelli nelle città principali sono in qualche modo simili e diversi. Quello principale è ovviamente quello di Canberra, la capitale d’Australia. L’Australian War Memorial combina un santuario, un museo, monumento, e un archivio. La parte più toccante per me è stata la sala della memoria con la sua roll of honour ( = lista di eroi), i papaveri accanti ai nomi e la vista sulla fontana al piano di sotto.
A Sydney c’è l’Anzac War Memorial, al centro di Hyde Park. La sua particolarità è senza dubbio la cupola stellata sopra la sala della memoria. Con la sua costruzione in progress nel bel mezzo della Depressione, fu solo grazie alle donazioni di privati che acquistarono queste stelle dorate, che il memoriale fu finito. Al prezzo di soli 2 scellini l’una, ci sono più di 120.000 stelle in tutta la cupola. Uno spettacolo davvero. Al giorno d’oggi, non essendo le stelle dorate più in vendita, è possibile ottenere stelline dorate di cartone, ognuna riportante il nome di un caduto. Tutte queste stelline vengono quindi buttate nel Well of Contemplation ( = pozzo della contemplazione) al centro della cupola. Regolarmente, tutte le stelle nel pozzo vengono raccolte e cremate, e le ceneri vengono poi consegnate a studenti di storia in visita ai campi di battaglia dove combatterono le truppe australiane, affinchè le disperdano in questi luoghi così simbolici. Trovo questa una tradizione semplicemente magnifica!
A Melbourne invece c’è lo Shrine of Remembrance, che ho avuto modo di visitarea inizio mese. Basato sul Partenone e sul Mausoleo di Alicarnasso di Aten, lo Shrine offre una vista fantastica sulla città. Al centro del santuario c’è la famosa Roccia della Memoria, su cui ci sono incise le parole “Greater love hath no man“, che si riferiscono al sacrificio che i soldati che danno la propria vita per i compagni. Una volta all’anno, l’11 novembre (giorno della memoria) alle 11 del mattina, un raggio di sole penetra nel mausoleo da un’apertura del soffitto e illumina la parola “Love“, prima di attraversare tutta la roccia.
L’Australia è una nazione giovane e piccola (dal punto di vista della popolazione), eppure il loro patriottismo non è secondo a nessun altro paese. Infatti, oltre ai memoriali e monumenti fissi, in occasione di ogni ANZAC Day vengono organizzate parate, celebrazioni e vengono allestiti anche esibizioni, mostri, e memoriali temporanei. La mia università di Sydney ad esempio in passato ha voluto ricordare i propri caduti, non solo con una cerimonia tradizionale all’alba, ma anche ereggendo 201 croci bianche nei prati del Quadrangolo (il cuore del campus), una per ogni soldato e volontario dell’University of Sydney che ha perso la propria vita durante la prima guerra mondiale. Studenti e professori combatterono infatti fianco a fianco nei campi di battaglia di tutta Europa e nord Africa, in un inferno nettamente diverso dalla tranquillità del Quadrangolo.
Tutti i memoriali sono gratuiti, e suggerisco davvero la loro visita, se ti capita l’occasione. In occasione dell’ANZAC Day, o in qualsiasi altro giorno dell’anno!
Oggi è un giorno per ricordare il sacrificio fatto per la libertà altrui. In Australia come in Italia oggi si ricordano i caduti per la patria, e, forse, per un giorno si possono dimenticare i problemi, gli scandali, la borsa, la disoccupazione, e concentrarsi solo su ciò che ci unisce e che ci ha reso una nazione.
They shall grow not old, as we that are left grow old,
Age shall not weary them, nor the years condemn,
At the going down of the sun and in the morning,
We will remember them,
Lest We Forget.
Davvero interessante questa vicenda storica che hai fatto benissimo ad approfondire poiché, per lo meno qui in Italia, è davvero poco nota dunque merita ancora di più di essere ricordata.
Molto vero, in Italia non conosciamo praticamente niente della storia australiana moderna
La guerra è un avvenimento così triste e devastante, e coloro che vi hanno preso parte sono secondo me dei veri eroi. E’ più che giusto che si renda loro onore in una giornata dedicata alla loro commemorazione!
Non posso che essere d’accordo con te
Non sapevo nulla di questo capitolo della storia australiana e neozelandese, e l’ho letto con molto interesse anche perché i luoghi di memoria sono per me una parte importante da visitare in un viaggio. Trovo molto bella in particolare l’iniziativa delle stelle dorate dell’Anzac War Memorial di Sydney.
Mi ha lasciato a bocca aperta la prima volta che ci sono stata
É sempre molto toccante visitare i luoghi di memoria: sono luoghi fondamentali che permettono di preservare il ricordo di chi ha dato la sua vita per il proprio Paese ma permettono anche di acquisire una certa consapevolezza circa gli orrori della guerra.
Vero e per fortuna non sono dimenticati per ora
Mi hai fatto conoscere una pagina di storia di cui non sapevo quasi nulla. La morte in guerra è sempre tristissima e ogni commemorazione è doverosa ed emozionante, molto bella la tradizione delle stelline
Per noi europei il coinvolgimento delle truppe australiane e neozelandesi e’ davvero una nozione sconosciuta, ma per loro e’ stato un avvenimento veramente enorme in termine numerico. Meno male che non lo dimenticano!
Non sapevo che anche in Australia ci fosse una commemorazione per il 25 aprile. Ricordo però perfettamente la disastrosa caduta dell’esercito, essendo appassionata di storia moderna. Non fu un periodo facile per nessuno, bene quindi che si celebrino giornate in memoria dell’accaduto, in modo da ricordare alle nuove generazioni quanto sia stato fatto per permettere loro di vivere nel benessere attuale.
Sei una delle poche al di fuori dell’Australia a conoscere quel fatto allora! Gli australiani sono molto fieri e partecipano molto attivamente a queste commemorazioni.
Ma sai che anche in Inghilterra i veterani vengono celebrati con papaveri rossi? Non sara’ una coincidenza, no?
Secondo maestra wikipedia, “La relazione tra i papaveri e il Remembrance Day deriva dalla poesia “Nei campi di Fiandra”, dell’ufficiale medico canadese John McCrae. L’emblema del papavero venne scelto perché questi fiori sbocciavano in alcuni dei peggiori campi di battaglia delle Fiandre nella I guerra mondiale. Il loro colore rosso è un simbolo appropriato per lo spargimento di sangue della guerra di trincea. Una donna francese di nome Madame E. Guérin introdusse l’utilizzo ormai diffuso dei papaveri artificiali distribuiti oggi”.
Least we forget. <3
Grazie per la spiegazione approfondita 💋
My pleasure! xx
Grazie del l’approfondimento sul tema. Anche a scuola di 2G hanno fatto una cerimonia di commemorazione molto sentita. Buon ANZAC Day 😉
Prego! Spero che a 2G sia piaciuta! Happy Anzac Day anche a voi