“The Book of Mormon”, il Musical. Quando saper ridere della religione fa bene

Da ex ballerina e da amante della danza in tutte le sue forme, i musical sono da sempre una delle mie passioni. Negli anni sono riuscita a vedere quasi tutti gli spettacoli di questo genere che sono passati da Milano – e scegliere quello che mi è piaciuto più di tutti è un’impresa impossibile –, oltre ad avere avuto la fortuna di andare a vedere un paio di musical a Broadway durante il mio primo viaggio a New York. Purtroppo invece l’Avvocato – anche se, o forse proprio per questo, viene da una famiglia di musicisti – proprio non ama questa forma d’arte e quindi a Sydney di musical non ne abbiamo mai visti. Fino ad ora.

Cosa è riuscito a fargli cambiare idea? Non un regalo di compleanno, non un gesto d’amore per un anniversario, non un biglietto gratis. È stata la voglia irrefrenabile di andare a vedere il tanto acclamato “The Book of Mormon” a fargli superare la reticenza verso i musical. Dopo aver sbancato i botteghini di Broadway nel 2011 e aver collezionato un sold out dopo l’altro a Londra nel 2013 e Melbourne nel 2017, il musical sui mormoni è finalmente arrivato sul palco anche a Sydney nel marzo di quest’anno. Ed è stato subito tutto esaurito!

Dopo mesi di attesa, finalmente abbiamo potuto sedere anche noi nella platea in adorazione e oggi vi racconto perché “The Book of Mormon” è un musical che assolutamente non potete perdere.

"The Book of Mormon", il Musical

Partiamo dalla sua nascita. Perché se è vero che buon DNA non mente, “The Book of Mormon” vanta un cast creativo quasi capace da solo di assicurarne il successo: è stato infatti creato da Trey Parker e Matt Stone – autori dell’esilarante cartoon satirico South Park – in aggiunta a Robert Lopez – compositore di Avenue Q –, e prodotto da Scott Rudin – tra i più potenti produttori hollywoodiani. Ma il pedigree non è necessariamente abbastanza per garantire il successo di uno show: quando si tratta di musical, sono la storia, il cast, le coreografie e le canzoni a fare la differenza.

E allora partiamo dalla storia (senza nessuno spoiler, ve lo prometto). Protagonisti sono due missionari mormoni incaricati di esportare la loro fede tra i neri dell’Uganda, dove si troveranno faccia a faccia con un signore della guerra senza un occhio e una popolazione locale ben più preoccupata della fame, povertà e AIDS che di imparare sulla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (questo il nome ufficiale della setta, che ha la sua roccaforte a Salt Lake City, nello Utah).

Dissacrante, irriverente oltre la blasfemia, capace di far ridere fino alle lacrime, di palese attualità nello sfottimento feroce della dabbenaggine religiosa (e dietro la dabbenaggine c’è lo spettro del fanatismo), “The Book of Mormon” – scrivono i giornali americani – ha anche la leggerezza scatenata, l’eleganza irruente dei grandi musical del passato nelle coreografie e nella partitura – La Stampa

Forse qualcuno storcerà il naso, forse qualcuno troverà inopportune e offensive alcune frasi, canzoni e stacchetti (e, credetemi, il linguaggio usato non è certo da messa della domenica!) del musical, ma vi posso assicurare che il messaggio di fondo di questo spettacolo è di far ridere e di fare dell’ironia. Non di offendere o ferire nessuno. E questo per fortuna l’hanno capito anche i mormoni stessi, che negli USA hanno reagito al successo del musical comprando spazi pubblicitari nel programma con frasi come “avete visto lo spettacolo, ora leggete il libro”.

Viviamo in un periodo storico molto complesso, a tratti terrificante, in cui la religione è tristemente spesso usata non per unire ma per dividere, non per fare del bene ma per diffondere paura e dolore. Per una volta, per una serata, lasciatevi andare e fatevi due risate con questo musical davvero irriverente ma decisamente divertente. Perché ogni tanto fa davvero saper ridere della religione!


The Book for Mormon Australia
http://bookofmormonmusical.com.au/
Sydney Lyric Theatre, Pyrmont
Biglietti da $50.80

Sul palco fino al 2 settembre 2018!

6 thoughts on ““The Book of Mormon”, il Musical. Quando saper ridere della religione fa bene

  1. Adoro anch’io i musical! moltissimo direi! peccato che in Italia non siano molto di cultura. Infatti anch’io ho potuto apprezzarli in USA o altrove. Mai sentito quest’ultimo che suggerisci e speriamo magari arrivi anche in Europa…poichè Sydney mi viene un pò scomodo!!!

    1. Io negli anni a Milano sono riuscita a vederne molti di musical, ma non so come sia nel resto d’Italia. The Book of Mormon e’ gia’ stato a Londra per parecchio e a sbancato tutti i botteghini. Aspettiamo solo che lo traducano in altre lingue e poi sono sicura che arrivera’ anche in altri paesi!

    1. Non saprei, sicuramente in inglese rende molto di più perchè è la lingua in cui è stato scritto, ma immagino che arriverà anche in altre lingue!

  2. Bella recensione, mi hai incuriosito molto! Purtroppo vivo in una città dove è difficile che arrivino i musical, ma se dovessi avere occasione di trovarlo in cartellone lo guarderei volentieri!

    1. Peccato, perchè vale davvero la pena di vederlo! Magari riuscirai a far combaciare un viaggio con questo musical!

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