Curiosità & perplessità #5

Eccomi ritornata con questa rubrica sulle stranezze che questo paese mi regala ogni giorno. Ci ho messo un po’ per trovare abbastanza curiosità e perplessità da raccontarvi, e non perché queste non ci siano…. quanto piuttosto perché ormai a tutto questo mi sono (quasi del tutto) abituata. Quello che inizialmente mi sembrava strano e mi lasciava perplessa, ora mi risulta (quasi del tutto) normale tanto da non farci più caso.

Ma eccomi con questa nuova serie di stranezze tutte Made in Australia e se vi siete persi i primi episodi, li potete trovare qui!

Questione di tempo

L’Australia è uno dei pochi paesi al mondo (insieme a Iran, Afghanistan, Sri Lanka, Terranova (Canada) Nepal e Chatham Island in Nuova Zelanda) dove il fuso non è conteggiato sull’ora intera ma su 30 minuti. In particolare, Adelaide e Darwin ad esempio sono un’ora e mezza avanti rispetto a Perth, mezz’ora indietro rispetto a Sydney e Melbourne, mentre Lord Howe Island è mezz’ora avanti rispetto a Sydney e Melbourne. E a quanto pare c’è una piccola regione dell’Australia, al confine tra Australia Occidentale e Australia Meridionale, che è 45 minuti avanti rispetto al resto dell’Australia Occidentale e 45 minuti indietro rispetto all’Australia Meridionale. Che confusione!

E se tutto questo non è abbastanza, aspettate di vedere come cambiano le cose con l’ora legale (Daylight Saving Time = DST). Questa infatti non è adottata da tutti gli stati, ma solo da Australia Meridionale, New South Wales, Victoria, ACT e Tasmania. Quindi tra inizio ottobre e inizio aprile, i fusi orari in Australia cambiano nuovamente. Guardate qui sotto che caos che si crea!

La confusione (e il dibattito che ne consegue inevitabilmente ogni anno) ruota soprattutto intorno al Queensland, stato particolare già di suo. Leggenda vuole che i contadini del QLD si oppongano all’ora legale perché disturberebbe le mucche e la mungitura. Nella realtà, pur essendo Brisbane a più di 800 Km a est di Melbourne, d’estate la prima è un’ora indietro rispetto alla seconda. Ma i problemi sorgono soprattutto per quelle città che si trovano al confine tra i due stati. A Coolangatta per esempio, un lato della strada è un’ora avanti rispetto all’altra! Potete immaginare l’assurdità di questa vita?

BYO

BYO (= Bring Your Own) è un’espressione molto comune in tutti i paesi anglosassoni (anche nella variante BYOB) che sta a indicare la possibilità o l’invito di portarsi il proprio alcool a una festa, cena o a un ristorante. Sì, avete capito bene: in Australia è possibile andare in un ristorante per pranzo o cena e portarsi una bottiglia di vino da casa! Alcuni ristoranti vi faranno pagare il “corkage”, mentre altri non vi addebiteranno niente. Solitamente solo i locali che non hanno la licenza per servire gli alcolici permettono il BYO, ma ci sono eccezioni! Nel caso di una festa o di una cena, siete invitati a portare quello che intendete bere. È infatti buon costume qui bere quello che si porta, onde evitare braccini corti che portano il vino da due lire ma poi bevono quello pregiato portato da qualcun altro!

Sausage Sizzle 

Quello più frequente è quello tenuto da Bunnings (una catena di ferramenta presente in tutta l’Australia) ogni weekend, gestito sempre da enti benevoli, scuole o altri gruppi della comunità. Quello più famoso è quello che si tiene a ogni elezione fuori da ogni seggio. Di cosa si tratta? Semplicemente della vendita di un hotdog (perché chiamarlo salsiccia è un insulto alle nostre!) su una fetta di pane in cassetta bianco accompagnato – se volete – da cipolle e ketchup o salsa barbecue! No, di certo non quel che si dice una cena raffinata, ma ottimo per un pre-pranzo o uno spuntino al volo mentre comprate brugole e pennelli. E ovviamente tutto il ricavato viene destinato a una buona causa!

Gold Coin Donations

Altra usanza tipicamente australiana è quella di richiedere una  “gold coin donation” all’ingresso di eventi, funzioni o luoghi di interesse. Notate bene che il “gold coin” in Australia vale $1 o $2. Questo va a rimpiazzare il biglietto di ingresso, l’evento può quindi essere dichiarato gratis e per questo attirare molta più gente. All’entrata poi ci sono volontari che, armati di secchielli, raccolgono le monete, ma senza solitamente costringere i visitatori a pagare. Ma per questo non pensate che la maggior parte degli australiani non paghino: è infatti cattiva forma non donare una o due monete se richiesto, soprattutto in segno di riconoscimento al buon lavoro della comunità.

Hip, hip, hooray!

Un’altra tradizione Australiana che mi fa sempre sorridere è legata alle feste di compleanno. Il momento tanto atteso del taglio della torta arriva e come da tradizione si intona tutti insieme il classico “tanti auguri a te…”. Fin qui niente di strano. Lo strano (per me) arriva quando la canzone arriva e invece di permettere al festeggiato di soffiare sulle candeline, la solfa continua con un “HIP, HIP…”, a cui tutti rispondono “HOORAY!”. Il tutto ripetuto altre due volte. “Hip, hip, hooray! Hip, hip, hooray! Hip, hip, hoooooray!!!” E solo a questo punto le candeline vengono spente e la torta è tagliata! A questo punto potete godervi la festa, e prima di andare via non dimenticatevi di prendere le goody bags, piccole borsette con cui il festeggiato ringrazia gli invitati (tipico soprattutto delle feste per bambini).

Che ne pensate di queste “stranezze”? Vi ritrovate in alcuni comportamenti o li avete sperimentati nel vostro paese d’adozione? Raccontatemi quello che più vi sorprende nei commenti sotto!

Last Updated on 15/07/2021 by Diario dal Mondo

7 thoughts on “Curiosità & perplessità #5

  1. Le bag con i regalini alle feste di bimbi da me si usavano quando ero bambina, non so (o meglio non me lo ricordo) però se fosse una cosa di mia mamma o se fosse usanza comune.

    Mi ha fatto un sacco ridere la storia della differenza di orario tra una parte della strada e l’altra 😂😂😂 pensa che a me sembrava strano che dove i miei avevano casa al mare una parte della strada appartenesse a un comune e l’altra parta ad un altro comune e invece…c’è di peggio 😂😂

    Sul vino… 😂😂😂😂

    Bellissimo questo post (e scusa il commento super lungo).

  2. Quelle dell’orario che addirittura è suddiviso in mezz’ora è proprio una stranezza, come pure quella di portarsi il vino da casa. Ci si può portare anche la birra al ristorante o solo vino?

    1. Le mezzeore onestamente non le capisco! O un’ora o niente!
      Per quanto riguarda il BYO, dipende: la maggior parte dei ristoranti accettano che ti porti qualsiasi cosa da bere, ma ce ne sono alcuni (come ad esempio la mia pizzeria preferita) dove puoi portarti solo il vino perche’ la birra la vendono li! Strano, no?

  3. Che stranezza quella dell’orario che cambia in questo modo. Immagino la confusione!
    In Sardegna sarebbe impossibile bere il vino che ti porti da casa! Già ci offendiamo se qualcuno, invitato, non beve. Portarsi il vino da casa è proprio impensabile.

    1. La confusione è davvero tanta per chi abita al confine tra stati di cui uno cambia e l’altro no!
      Sì, in Italia il portarsi da bere al ristorante è assolutamente impensabile, ma io la trovo una cosa molto comoda. Insomma, è molto più economico comprare una bottiglia di vino al supermercato che al ristorante!

  4. Pure in WA non c’è il cambio di ora per non disturbare le mucche…. E cosi da Novembre a Marzo alle 5am c’è un sole che spacca le pietre…. Aaaarghhhh!!!

    1. Mucche anche voi? Che cose strane che fa l’Australia a volte! Qui il sole sorge così presto appena prima che si cambi l’ora, ma ora per fortuna siamo tornati a un orario accettabile!

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