6 anni di Australia

Ieri ho festeggiato 6 anni in Australia. Come ieri infatti, 6 anni fa sbarcavo ad Adelaide per la terza volta con un biglietto di sola andata. Avevo deciso di tornare e rimanere, per vedere se la mia relazione con l’Avvocato fosse destinata a durare, e per scoprire se l’Australia avesse le qualità necessarie per diventare la mia casa lontano da casa. Avevo grandi aspettative, grandi sogni, ma non potevo minimamente immaginare che 6 anni dopo mi sarei ritrovata dove sono oggi.

In questi 6 anni di cose ne sono cambiate moltissime, come è giusto che sia. Da Adelaide ci siamo trasferiti a Sydney, ho cominciato e (quasi) finito il mio PhD, l’Avvocato ha trovato una carriera che lo soddisfa, abbiamo comprato casa, Bailey è entrato a fare parte della nostra piccola famiglia, ci siamo sposati, sono diventata cittadina australiana, ho cambiato diversi lavori e ne ho trovato finalmente uno che mi soddisfa. Incredibile quanta strada abbiamo fatto fino ad ora. Sono estremamente fiera di noi e del paese che ci ha permesso di fare tutto questo. Senza dubbio, se avessimo abitato da un’altra parte, non avremmo raggiunto gli stessi risultati e ottenuto le stesse soddisfazioni.

Ovviamente non è sempre stato tutto rose e fiori, e questo lo sapete bene se mi seguite. Ma la costante in tutti questi anni è il mio amore per l’Australia, questo meraviglioso e pazzo paese che ho la fortuna di chiamare casa. E allora eccomi a fare un piccolo bilancio e a raccontarvi le 6 cose che ho imparato in 6 anni d’Australia.

L’Australia è per i lottatori

La natura cercherà di uccidervi a ogni angolo, la concorrenza lavorativa è spietata, la lontananza a lungo andare vi logorerà. L’Australia non è certo una meta semplice dove emigrare né un paese semplice dove vivere. Quaggiù a volte non basta volere intensamente qualcosa per ottenerla; a volte non basta dare il meglio di sé per raggiungere i propri obiettivi; a volte c’è qualcosa di più grande che ci rema contro. E solo chi non si arrende ha la tempra giusta per farcela in Australia. E il trucco per farcela qui è lottare e adattarsi (possibilmente senza lamentarsi, perché questo non produce risultati).

In Australia un piano B è sempre necessario

È successo ad aprile di quest’anno e potrebbe succedere in qualsiasi altro momento che il Primo Ministro di turno decida di far scomparire un’intera classe di visti e di cambiare i requisiti per ottenere la cittadinanza. E così tutti coloro che hanno pianificato il proprio futuro sulla base di queste condizioni, si trovano tutto ad un altro messi alla porta. Per questo è essenziale qui avere sempre un piano B, perché la vita è cara, le industrie possono entrare in crisi da un momento all’altro e i visti possono cambiare dall’oggi al domani in base a come tira il vento politico. L’Australia è lontana e costosa, non c’è la mamma dietro l’angolo che ci aiuta nel momento del bisogno, né si può fare ritorno a casa in quattro e quattr’otto senza due lire in tasca. Ok fare piani e anche progetti, ok avere sogni ed inseguirli, ma ancora più ok è avere un piano B in testa ed essere flessibili quando piani e progetti cambiano.

L’Australia a lungo andare può stufare

… ma sa anche stupirti ogni singolo giorno! Non pensavo che l’avrei mai detto, ma spiagge infinite, scogliere a picco e cieli infiniti a lungo andare possono stufare. Certo, l’Australia è un paese immenso ed è impossibile visitarla tutta, neanche avessimo a disposizione una vita intera per farlo. Ma nella quotidianità, l’Australia ha lo svantaggio di non offrire grande varietà nei dintorni delle (poche) grandi città. Gita fuori porta? Le scelte sono due: costa o colline. Il lato positivo è che l’Australia ha il grande dono di riuscire a stupirti ogni singolo giorno con paesaggi talmente belli che ti fanno passare (momentaneamente) la voglia di vedere altro.

6 anni di Australia
è possibile stancarsi di questi panorami?

L’Australia conosce l’equilibrio tra vita e lavoro

Ammazzarsi di lavoro non è mai stato il sogno di nessuno, la vita è una sola e non dovrebbe essere di solo lavoro. Va bene lavorare duro, va bene inseguire la carriera ma non va bene dimenticarsi quello e chi ci aspetta fuori dall’ufficio. L’equilibrio tra vita e lavoro è importante, il benessere fisico e mentale è importante, così come prendersi cura di noi stessi. E questo l’Australia lo sa bene. Molte compagnie usano i vari benefit aziendali e l’ottimo equilibrio casa-lavoro come cavallo di battaglia e molti lavoratori sono oggi nella posizione di avanzare simili richieste senza sembrare dei matti.

In Australia la meritocrazia funziona 

Uno degli aspetti che mi sono sempre piaciuti dell’Australia è il fatto che qui la meritocrazia funzioni ancora. Certo, ci sono contesti in cui le conoscenze giuste aiutano ad arrivare al risultato sperato più in fretta e più semplicemente, ma generalmente parlando, l’Australia è ancora un paese dove se ottieni qualcosa solo se te lo meriti. Ma questo funziona anche a senso inverso. In questi anni ho notato che l’Australia premia l’ambizione, premia i sogni e chi ha il coraggio di fare il grande salto verso qualcosa di meglio. Addio al posto fisso per tutta la vita, addio alla poltrona su cui mettere radici: qui in Australia prevale il concetto del reinventarsi anche a fine carriera. L’impressione che ho sempre avuto è che qui non c’è niente di male a sperare in qualcosa di meglio, anzi. Tanto di cappello a chi ha il coraggio di andarselo a prendere.

L’Australia abbraccia la diversità

Me l’avrete sentito ripetere mille volte, ma è una cosa talmente ovvia da risultare ancora sorprendete per me. L’Australia è un paese estremamente multiculturale e Sydney lo è ancora in modo particolare. Questa giovane nazione non ha sempre avuto un rapporto semplice e pacifico con le culture non anglosassoni, la sua storia d’immigrazione ha avuto i suoi alti e bassi, ma il tutto sembra finalmente aver trovato un suo equilibrio. Lontani dall’isolazionismo di alcuni paesi nel vecchio e nuovo continente, ho davvero l’impressione che l’Australia abbia abbracciato le altre culture. Negli anni è riuscita a riconoscerne il valore e la ricchezza, mettendone in risalto la diversità pur nell’eguaglianza di valori. Ovvio che la politica ha i suoi momenti di crisi e anche qui i politici fanno e dicono cavolate senza senso, ma in generale ho sempre pensato che in Australia la parola “multiculturalità” abbia davvero un senso. Qui ho imparato ad accettare tutte le culture altre, e ad essere estremamente fiera della mia.

6 anni in Australia
Capodanno cinese a Sydney

Et voilà. Eccovi 6 piccole ma grandi lezioni che l’Australia mi ha insegnato in questi 6 anni insieme. Ma la realtà è che questo paese mi ha dato e mi dà molto di più. È un paese tosto, pieno di pericoli, che mette davvero alla prova la tempra delle persone che ci abitano. Ma se avete il carattere giusto per sopravvivere da queste parti, l’Australia vi ricompenserà in un modo che non potete neanche immaginare!

Buon sesto anniversario, Australia mia!

Last Updated on 13/03/2023 by Diario dal Mondo

8 thoughts on “6 anni di Australia

  1. Wow, sono già passati 6 anni!!!
    Bellissimo questo post. Anch’io sono sempre stata dell’idea che l’Australia sia per i lottatori, d vi essere profondamente convinto e motivato per andare a vivere laggiu.

  2. Già 6 anni! Che bel traguardo!
    Mi piace molto la tua analisi. Per quella che è la mia idea credo che lì sia davvero possibile conciliare lavoro e tempo libero senza che il primo prevarichi troppo il secondo. Buon anniversario!

    1. Eh gia’, gli anni passano veramente veloci!!!
      Sono d’accordo con te, qui si respira davvero un’aria diversa quando si va al lavoro. Pur non dimenticando ovviamente la necessita’ di lavorare duro! Un abbraccio

  3. Complimenti, che bel traguardo! Concordo pienamente che l’Australia è un paese ricco di opportunità, ma te le devi guadagnare lavorando duro ed è tutto così diverso e lontano dall’Europa che la fatica si sente!!!
    Noi siamo qui da 2 anni e mezzo, ma già guardiamo al traguardo dei 3 anni come uno step importante e la voglia di affondare di più le nostre radici comprando casa è in aumento. Insieme però ad una sana fifa fatta di “e se poi”, “metti che”…
    Il piano B e pure il C ci ronzano in mente, anche se provo a focalizzarmi di più sul piano A, che già ha 2 facce: A1 Perth e A2 Sydney che rimane sempre nei miei sogni…Chissa 😉

    1. Devo ammettere che i primi anni sono forse i piu’ duri, bisogna abituarsi alla distanza, alla lontananza e a tutto quello che di challenging l’Australia presenta! Quindi fate bene a festeggiare i vostri 3 anni Down Under! So che hai la tempra giusta per raggiungere tutti i sogni che ti frullano in testa, e se questi ti porteranno a Sydney, ne saro’ ancora piu’ contenta!!! xx

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