Dopo due settimane di vita da casalinga a Sydney…

Non so davvero più cosa inventarmi per passare il tempo. Mi illudevo di andare a lavorare alla camera di commercio, ma quello è stato un buco nell’acqua. Nonostante il colloquio sia andato molto bene e il responsabile fosse molto entusiasta, non si è più fatto sentire… Speravo almeno di poter usare la piscina del condominio, per mantenermi in forma e lavorare sulla mia abbronzatura… Ma non sapevamo che la piscina sarebbe stata inagibile fino alla fine del contratto, a causa di lavori di manutenzione al palazzo.

Avrei voluto per lo meno godermi la mia casettina in santa pace, ma è assolutamente impossibile con i muratori fuori dalla finestra dal lunedì al venerdì, che trapano dalle 7.30 di mattina alle 4 di pomeriggio. Non posso neanche starmene nel mio cortiletto, o neanche guardare un film al computer, talmente sono rumorosi. L’agenzia ci aveva assicurato che i disturbi sarebbero stati minimi: e così è, per una persona che lavora tutto il giorno! Ma per me che sono a casa senza niente di fare è davvero un incubo!

E così mi sono data all’esplorazione. Stanmore si trova in posizione strategica per scoprire i quartieri vicini di Glebe, Leichhardt, Newtown e Annandale. Ho cominciato con esplorare Leichhardt, il quartiere italiano a una ventina di minuti a piedi da casa nostra: tutto lì è familiare, comodo e curato. C’è una piazza nel cosiddetto “Italian Forum” che è la riproduzione di una qualsiasi piazzetta in una qualsiasi cittadina italiana. Mi fa davvero ritornare in Italia con il pensiero ogni volta che ci vado. Per di più c’è una scuola bilingue e vari centri culturali italiani, oltre a una grossa biblioteca con una sezione molto curata di libri in italiano.

La mia seconda tappa è stata Newtown, un quartiere molto trendy, che ruota intorno a King Street, che è piena di caffè, ristoranti, negozi di ogni genere e gente che passeggia a tutte le ore. Ma la mia tappa preferita a Newtown è la Gelateria Massi, gestita da Massimo e Francesco, due fratelli italiani di seconda generazione, che hanno aperto una delle migliori gelaterie italiane in Australia. Sono anche stati parte del programma televisivo “Food Safari”. Ovviamente non potevo farmi mancare questa occasione, e sono andata a provare il loro famoso pistacchio, che ho accompagnato con il cioccolato fondente: bhè, devo dire che è uno dei migliori gelati che abbia mai mangiato in vita mia!

 

Ho proseguito con una lunga camminata attraverso Annandale, un quartiere residenziale molto carino, fino a Rozelle Bay, dove c’è un parco molto bello che costeggia tutta la baia e offre scorci spettacolari dell’Harbour Bridge e Anzac Bridge. Ho passato una bellissima giornata, rilassandomi in questo parco, a leggere e a prendere il sole (ovviamente poi mi sono scottata, ma va bhè…). Per tornare a casa ho deciso di percorrere Glebe Point Road, che attraversa tutto il quartiere di Glebe ed è un’altra zona molto trendy, piena di negozietti, bar e ostelli.

Un giorno sono andata in città e ho deciso di salire sull’Harbour Bridge, dove non ero ancora mai salita. Ero vestita leggera, aspettandomi una giornata calda e soleggiata, ma sul ponte tirava un vento che neanche su un ghiacciaio! Ma la vista sulla città, inclusa l’Opera House, è davvero una delle più belle viste che si possano avere su una città. Non vedo l’ora di tornarci al tramonto, magari con l’Avvocato. E poi, già che c’ero e avevo tempo, sono anche entrata nel museo australiano di arte contemporanea: era gratis e mi sono detta “perchè no'”. Bhè, l’arte contemporanea è sicuramente strana da capire: un mucchio di noccioline cosa mi rappresentano? Mah, comunque sia, un pò di cultura non guasta mai, e ora che ci sono stata, posso dire con certezza che non ci ritornerò molto presto..

La mia ultima tappa di questo girovagare per i quartieri è stata Iron Cove, attraverso il quartiere di Leichhardt. Questa era la mia meta più ambiziosa, perchè dista più o meno 6 chilometri a piedi da casa nostra. Ma con una bella giornata, senza una nuvola, e 30 gradi, si può fare… Ecco, forse se faceva meno caldo era anche meglio! Mi sembra di aver camminato per ore per arrivare al parco lungo la baia e una volta giunta lì, stranamente non ho trovato neanche un riparo, o una panchina sotto un albero dove sedermi… Ho passeggiato per ore lungo la baia – il parco è molto famoso tra i corridori – e alla fine ho trovato una splendida baietta dove non c’era nessuno e dove ho letto per un bel pò, con i piedi in acqua.

Il problema poi è stato cercare di tornare a casa (sempre a piedi): con tutto il camminare e le insenature della baia, non avevo più idea di dove fossi. Sapevo vagamente dove avrei dovuto essere e andare, ma a quel punto ero assolutamente esausta. Ho fermato un passante e gli ho chiesto dove fosse Parramatta road, la strada principale nella zona ovest della città (dietro l’angolo da casa nostra) e lui mi ha guardato sbalordito, come se volessi andare sulla Luna a piedi. Mi ha detto che era lontano, troppo lontano per andarci a piedi, tipo una decina di chilometri da li. Effettivamente non ce la facevo a farli tutti a piedi, e così per fortuna ho trovato un autobus che mi ha portato a Leichhardt, da cui poi sono tornata a casa a piedi… Non serve neanche dire che fossi assolutamente esausta quella sera.

Certo, le mie giornate a casa da sola senza tv nè internet sono sicuramente lunghe e solitarie, ma sono contenta almeno che i quartieri qua intorno mi offrano uno svago e posti meravigliosi da scoprire!

Last Updated on 20/12/2020 by Diario dal Mondo

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