Luoghi simbolici: il Sydney Harbour Bridge

L’Harbour Bridge di Sydney è una delle icone più conosciute e uno dei monumenti più fotografati d’Australia. È il ponte ad arco in acciaio più largo e pesante del mondo, il sesto al mondo per lunghezza. È una presenza allo stesso tempo imponente e delicata. Domina in assoluto la baia, così come sbuca timido tra un palazzo e l’altro del centro città. Conosciuto dai locali come “l’appendiabiti”, l’Harbour Bridge collega la sponda a nord di Sydney con il centro città fin dal marzo 1932. Nonostante la sua vicina Opera House sia l’icona più conosciuta di Sydney, l’Harbour Bridge è senza dubbio il primo a cogliere il vostro sguardo quando arrivate a Circular Quay. Continue reading “Luoghi simbolici: il Sydney Harbour Bridge”

Il passato di Sydney visto dalla Vaucluse House

Vaucluse è uno dei quartieri più ricchi di Sydney. Case plurimilionarie, con piscine, campi da tennis, Ferrari e Lamborghini parcheggiate nel vialetto, godono di una vista a dir poco invidiabile sulla città e sulla baia. E proprio qui, tra le viette residenziali di questo quartieri per ricchi, nascosta dalle moltissime piante che adornano i suoi prati, c’è una delle villa più storiche di Sydney, una da cui si è deciso molto del futuro della città e dello stato: Vaucluse House. Continue reading “Il passato di Sydney visto dalla Vaucluse House”

Ladri di bambini

Forse ricorderete che qualche mese fa sono andata a fare un weekend a Canberra e in quell’occasione avevo visitato il National Museum of Australia. Uno degli oggetti che più mi avevano toccato durante la visita era il Kinchela Boys Home Gate, ovvero il cancello di un instituto per bambini aborigeni e isolani dello stretto di Torres che furono allontanati dalle loro famiglie da parte governo australiano e missioni religiose. Questo cancello è il simbolo della Stolen Generation, un fardello che l’Australia si porta dietro da decenni ma che vorrebbe bellamente dimenticare. Ed è proprio di questo che voglio parlarvi oggi.

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Il peso della memoria

Facevo le medie quando ho sentito per la prima volta parlare di Auschwitz, di ebrei e di campi di concentramento. Non so se prima di allora qualcuno me ne avesse parlato, ma se anche fosse, dubito che sarei stata in grado di capire, capire veramente, la portata di quella tragedia. Perché finché le parole rimangono solo parole, finché una notizia la si legge sui libri di storia o sui giornali, è difficile che ti entri sotto la pelle e ti colpisca al cuore. Forse perché certe tragedie sono troppo grandi per essere capite solo con la mente. Forse bisogna toccarle con mano. Continue reading “Il peso della memoria”

Piccolo viaggio antropologico tra i figiani

Dopo avervi fatto un racconto generale sul mio viaggio alle Fiji, oggi voglio portarvi con me a conoscere un pochino meglio gli splendidi abitanti di queste isole! Abbiamo avuto un assaggio della vita vera al villaggio durante la gita domenicale alla messa del villaggio. Essendo l’unica occasione per visitare Nalauwaki (i turisti non possono avventurarsi fuori dal resort senza guide locali), non ce la siamo fatta scappare, anche se non sapevamo in cosa la messa sarebbe realmente consistita. E neanche sapevamo di che religione fossero i figiani! Continue reading “Piccolo viaggio antropologico tra i figiani”

26 gennaio: Happy Australia Day

Oggi, 26 gennaio in Australia si festeggia l’Australia Day, festa nazionale ufficiale che ricorda lo sbarco della First Fleet nella Baia di Sydney, avvenuto il 26 gennaio del 1788. Il 26 gennaio 1788 fu il giorno in cui il capitano Arthur Phillip prese formalmente possesso della colonia del Nuovo Galles del Sud. Nell’Australia odierna, le celebrazioni mirano a riflettere la diversità della società e del paesaggio della nazione e sono contrassegnate da eventi comunitari e familiari, riflessioni sulla storia australiana, premi ufficiali della comunità e cerimonie di cittadinanza che danno il benvenuto ai nuovi membri della comunità australiana.

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